Lunedì, 14 Ottobre 2024

Tazzioli, la magistrale carezza che dà forma al marmo

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Guardando i video e vedendo le foto delle opere di Dario Tazzioli ci si sente immersi in atmosfere rinascimentali. Incredibilmente è, invece, nel nostro caotico, frenetico e troppo spesso banale contesto contemporaneo che questo giovane maestro ha deciso di dedicarsi a un'arte antica: la scultura. Dal 6 al 15 ottobre il maestro Tazzioli sarà uno dei protagonisti di "Florence Biennale", esibizione internazionale di arte contemporanea che si terrà a Firenze. Il Comitato internazionale lo ha scelto per la undicesima edizione dell'evento che prevede anche l’assegnazione del Premio Internazionale “Lorenzo il Magnifico” (se lo sono aggiudicati, tra gli altri, Marina Abramovic, Christo & Jeanne-Claude, Richard Anuszkiewicz, David Ockney, Gilbert & George, Anish Kapoor).

Tazzioli ha trovato un suggestivo equilibrio tra la volontà di proiettare la scultura nella modernità senza tradire tecniche e strumenti del passato. Il risultato è emozionante e a tratti stupefacente. Dalla Pietà installata nel Comune di Frassinoro (MO) ai singoli particolari di architettura, i dettagli sono così curati e vivi che il marmo sembra lavorato da una carezza.

La galleria dei suoi lavori si può ammirare qui (clicca)

CHI E'. Nato nel 1979, dopo aver appreso le tecniche tradizionali della lavorazione della pietra presso un anziano scalpellino del paese di residenza, ha studiato presso l’Accademia di Belle Arti di Carrara, dove si è diplomato col massimo dei voti nel 2002. Il suo modo di lavorare si pone in armonia con le antiche tecniche della lavorazione della pietra . Egli infatti lavora a mano con strumenti antichi che forgia lui stesso nel proprio laboratorio. Così come nella scultura forgia e tempra i propri strumenti, similmente nel disegno fabbrica i propri inchiostri ed utilizza  strumenti come la penna d’oca.  Fra i premi e riconoscimenti conseguiti, ne ricordiamo alcuni: il Premio Ghirlandina conferito dai Rotary Modenesi, il Coltellino d’Oro dal Consorzio del Parmigiano Reggiano ed un riconoscimento da parte del Consolato italiano a New York per il talento, la dedizione ed il contributo a rendere il mondo un luogo migliore attraverso la scultura. Recentemente il Rotary di Sassuolo gli ha affidato anche il riconoscimento ”Paul Harris Fellow”. Ha esposto le proprie opere in diversi paesi, in particolare negli Stati Uniti in cui ha tenuto diverse mostre personali e dimostrazioni.