Secondo il monitoraggio svolto da Mediamonitor.it su oltre 1500 fonti di informazione, dal 14 maggio al 28 maggio il presidente della Repubblica ha raccolto sui mezzi di informazione 9140 citazioni, il 32% in meno di quelle del leader leghista
Matteo Salvini nelle ultime due settimane è stato il “padrone” indiscusso dei media italiani oscurando, per numero di citazioni, Luigi di Maio e perfino il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. A mettere in evidenza questi risultati è il monitoraggio svolto su oltre 1500 fonti d’informazione fra carta stampata (quotidiani nazionali, locali e periodici), siti di quotidiani, principali radio, tv e blog da Mediamonitor.it, che utilizza tecnologia e soluzioni sviluppate da Cedat 85, azienda attiva da 30 anni nella fornitura dei contenuti provenienti dal parlato. Mediamonitor.it ha rilevato le citazioni avute dal 14 al 28 maggio sui media nazionali e locali dai principali protagonisti del dibattito politico di questi giorni.
Il leader leghista ha raccolto sui media 13.533 menzioni, lasciandosi alle spalle il pentastellato Di Maio (12.605) e Giuseppe Conte (12.361), che avrebbe dovuto guidare il “Governo del cambiamento” di Lega e Movimento 5 Stelle. Nonostante sia stato l’uomo “decisivo” di questa crisi, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha raccolto sui mezzi di informazione italiani il 32% di menzioni in meno rispetto a quelle del leader leghista (9140).
Nell’ultima settimana ha conquistato il palcoscenico mediatico l’economista Paolo Savona, sul cui nome si è innescato lo scontro istituzionale tra Presidenza della Repubblica, Lega e M5S: è stato nominato sui media 6220 volte, quasi quanto lo stesso Salvini. Mediamonitor.it evidenzia come Silvio Berlusconi, sesto con 4.705 menzioni, continui a far parlare di sé anche quando non è al centro del dibattito politico.
Tra gli “uomini nuovi” dell’era leghista emerge Giancarlo Giorgetti, fedelissimo del segretario e coinvolto nella contesa per il ministero dell’Economia, che con le sue 2588 citazioni si posiziona al settimo posto della graduatoria.
Resta sempre nella top ten il senatore “semplice” Matteo Renzi, che non esce dalla ribalta mediatica e porta a casa 2506 citazioni facendo molta ombra al segretario reggente del Pd Maurizio Martina (1632 menzioni). Al 10° posto sale Carlo Cottarelli, che ha raccolto il 75% delle sue 1730 menzioni nel giorno in cui ha ricevuto dal presidente Mattarella l’incarico di formare il nuovo governo.
Nelle ultime due settimane è tornato a far parlare di sé anche il pentastellato Alessandro Di Battista, che dal 14 al 28 maggio ha totalizzato 1222 menzioni, circa il triplo (424) di quelle avute nelle due settimane precedenti. I motori sono già caldi per le prossime elezioni: il “Dibba” è pronto a sospendere il viaggio negli States e a scendere in campo in prima persona non appena sarà aperta la nuova campagna elettorale.