Milano. Con chi intende candidarsi Letizia Moratti per correre in vista delle Regionali del 2023? Con il partito del reddito di Cittadinanza di Giuseppe Conte? O con la coppia Renzi-Calenda che, in queste ore, si è presa a schiaffi con il PD, certificando il fatto che difficilmente potranno tornare a correre insieme e quindi a competere per la Lombardia? O forse pensa di spaccare il centrodestra proprio adesso che Fdi, Lega, Forza Italia e Noi Moderati sono obbligati a rigare dritto per non perdere l'ampia fiducia degli elettori?
Ieri l'ex sindaco di Milano ha scelto il portavoce in Rai del PD, Marco Damilano, per dirsi pronta a correre per le elezioni. Letizia Moratti dice di aver con sè una rete civica, ma senza il 50% abbondante rappresentato dal centrodestra in Lombardia non andrà da nessuna parte. E soprattutto la sua uscita di ieri ha fatto irritare tutti, Meloni compresa.
FONTANA: "CHIARISCA"
"A questo punto sono io a chiedere un chiarimento netto e definitivo, già dalle prossime ore, a Letizia MORATTI: perché una cosa è far politica, un'altra giocare sull'onorabilità delle persone e amministrare senza sapere da che parte si voglia stare: con noi o contro di noi". Così il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, commenta l'intervista di Letizia Moratti questa sera su Rai 3. "Contrariamente a quanto da lei affermato, non ho mai promesso a nessuno un passaggio di testimone al termine del mio mandato. È una prerogativa dei partiti, allora come oggi. Non era né allora né oggi nella mia disponibilità".
CECCHETTI: "TRAGGA LE CONSEGUENZE"
“C’è stupore e sconcerto per un assessore come Letizia Moratti che ha lavorato e sta lavorando in una giunta di centrodestra, ma che da mesi annuncia di volersi candidare con altri partiti, appoggiata magari anche dalla sinistra. Con coerenza, ne tragga subito le conseguenze. Con tutte le sfide che attendono Regione Lombardia nei prossimi mesi, non abbiamo tempo da perdere con dubbi, polemiche o ambizioni personali. Avanti con Attilio Fontana e la sua squadra, premiata da oltre il 50% dei voti anche domenica scorsa. Se qualcuno ha cambiato idea o squadra si faccia da parte.”
Così Fabrizio Cecchetti, coordinatore lombardo della Lega, dopo le parole di Letizia Moratti.
IL PD ATTACCA PESANTEMENTE RENZI-CALENDA
Enrico Borghi, neo senatore Pd e membro della segreteria di Enrico Letta, parla all’Adnkronos e spara a zero su M5S e Azione. “Aprire una discussione su chi vuole stare con Calenda e chi con Conte, fa il gioco degli altri. Io dico ai miei colleghi: non facciamo vincere ora, chi ci voleva ammazzare e non c’è riuscito. Occhio che siamo dentro una tenaglia micidiale”. La tenaglia sarebbero Conte e Calenda? “In queste elezioni c’è stata anche una competizione interna alle coalizioni che ha visto il Pd sventare l’operazione di Conte e Calenda – avatar di D’Alema e Renzi – che aveva un obiettivo preciso: far fare al Pd la fine del partito socialista francese. E loro a fare Melenchon da una parte e Macron dall’altra. Ma non ci sono riusciti. Non lasciamo che ci riescano ora”.